In figura: Schema di un giacimento geotermico
In figura a seguire, in ordine da sinistra a destra: impianto a contropressione*,
impianto a condensazione con compressore e con eiettore.
Gli impianti ad acqua dominante, se ad alte temperature e pressioni (T > 150°C, p > 5 bar), sono del tipo a flash*, un sistema che prevede la laminazione* dell’acqua in ingresso (dunque parte di essa diventa vapore) con la conseguente espansione del vapore in turbina per la produzione di energia. Dopo l’uscita della turbina è presente un sistema di condensazione, formato da condensatore e torre di raffreddamento (presente anche negli impianti a condensazione a vapore dominante). Solitamente si usa fare più stadi di flash* (la parte rimasta liquida dopo la separazione a flash viene ri-separata a pressione inferiore per riformare vapore e ri-espanderlo, in modo da sfruttare ancora di più il salto entalpico a spese di un sistema più complesso).
Per temperature più basse del giacimento (tra i 100 ed i 150°C) si tende ad usare un impianto ORC, in cui il fluido proveniente dal giacimento scambia calore con un fluido organico (propano o ammoniaca, ad esempio), senza che i due entrino in contatto diretto. Con questo sistema, essendo il fluido organico basso bollente (la temperatura alla quale diventa gas è più bassa di quella necessaria all’acqua per passare allo stato gassoso), si riesce ad espandere* anche a queste temperature in turbina, riuscendo a valorizzare una risorsa altrimenti difficile da utilizzare.
In figura: in ordine da sinistra a destra: impianto a singolo flash e impianto ORC.